Saeka: la slow beauty care a base di miele, vino e olio nata a Campiglia d’Orcia
Chi mi conosce sa che la mattina neanche mi pettino i capelli, e che, in genere, l’unico prodotto che uso sulla pelle è la crema solare che metto per andare in vigna. Eppure, oggi sono qui per parlare di cosmesi.
Questo è certamente uno, ma non l’unico, dei miracoli compiuti da Saeka, la protagonista della storia che sto per raccontarvi.
Saeka, ovvero “aria nuova”
Saeka Bardelli è un’esperta di cosmesi che dopo diverse esperienze di studio e di lavoro in questo ambito, ha finalmente dato vita a una linea che porta il suo nome di battesimo, che in giapponese significa aria nuova.
La sua storia comincia nel 1986 con un incontro d’amore tra l’Oriente e l’Occidente. Saeka, infatti, è figlia di un padre italiano e di una madre giapponese, è cresciuta a Trequanda e ha passato tutta la vita ad assorbire influenze delle sue due culture d’origine fino a fonderle in un’unica visione.
Dopo una laurea in scienza e tecnologia dei prodotti cosmetici ed erboristici e dopo aver maturato per diversi anni esperienze lavorative in questo settore, qualche anno fa ha mollato un lavoro a tempo indeterminato in città e si è trasferita a Campiglia d’Orcia per stare vicina al suo compagno Alessio e diventare madre del piccolo Niccolò.
Ora forse non tutti hanno presente che a Campiglia d’Orcia vivono meno di trecento anime, che la stazione del treno più vicina a 40km e la città più prossima si trova a oltre un’ora di macchina. E no, non c’è altro che una tabaccheria, un negozio di alimentari, un panificio, uno sportello atm, un ufficio postale aperto due giorni a settimana e un dispensario farmaceutico un’ora al giorno e solo alcuni giorni a settimana.
Però c’è tutto il resto.
E Saeka sa bene quanto sia importante tutto il resto.
Se non avessi fatto una scelta di vita così radicale e non mi fossi trasferita qui – mi dice – non avrei mai potuto sviluppare questa linea. Il pensiero e gli ingredienti che vi stanno alla base sono il risultato di una ricerca che parte da questo territorio per arrivare alla sua essenza profonda con l’intento di racchiuderla nello spirto del mio progetto.
Slow beauty care
Slow Beauty Care è il modo che Saeka ha scelto per raccontare la filosfia della sua cosmesi di valore: una filosofia della cura della bellezza che parte proprio dalla lentezza, da una dimensione più umana di vita.
Saeka ama definirsi “lenta” e io penso che proprio questa sua lentezza sia ciò le fa riconoscere le cose importanti e sa fargliele mettere nella giusta prospettiva.
La lentezza è un’amplificatore di emozioni – spiega – dobbiamo rivoluzionare il nostro stile di vita a partire dai gesti, come quello di utilizzare prodotti cosmetici con consapevolezza per riappropriarsi di uno spazio nella quotidianità da dedicare a noi stessi.
Gli ingredienti della linea Serum Kit
Saeka per i suoi sieri viso ha scelto come ingredienti miele, vino e olio e prodotti tra Amiata e Val d’Orcia da piccole aziende fortemente radicate sul territorio da generazioni.
Il miele prodotto dall’apicoltore amiatino Giacomo Sbrilli è l’ingrediente del siero Hydra proprio per le caratteristiche idratanti apportate dalla sua alta concentrazione in zuccheri.
Alla base del siero Proage c’è invece il nostro vino prodotto dal colorino, un vitigno autoctono tintorio ricco di polifenoli, acidi organici e flavonoidi che aiutano la pelle a mantenersi giovane, combattendo l’avanzata dei radicali liberi.
L’olio extravergine d’oliva dell’azienda agricola il Poderino di San Quirico d’Orcia è utilizzato per il siero Nutri viste le sue fantastiche proprietà emollienti, seborestitutive, nutrienti e idratanti.
Rituale
Saeka ha anche elaborato un suo rituale per l’utilizzo dei suoi prodotti:
Respira
Applica
Sorridi
Tre gesti semplici ma importanti, capaci di influire positivamente non solo sull’efficacia dell’applicazione dei sieri ma, più in generale, sul benessere interiore ed esteriore, secondo una visione olistica della persona.
Saeka consiglia di utilizzare i tre sieri in sequenza secondo una personalizzazione che lei stessa cura per ciascuno in base all’età, al luogo dove si vive, al tipo di pelle e altri fattori; perché mi spiega che la diversità che ci caratterizza è un elemento da scoprire e valorizzare.
Si può fare!
Aver avuto occasione di contribuire allo sviluppo di questo progetto con il nostro vino e aver seguito da vicino la sua realizzazione mi rende davvero molto orgogliosa. Nel ringraziare Saeka per avermi coinvolta fin da quando la sua linea era solo un’ipotesi, le faccio i migliori auguri per il futuro dei suoi progetti, che so essere molti e ambiziosi.
Oggi a Campiglia c’è un’imprenditrice in più e prodotto di qualità in più che parla del nostro territorio.
Per questo e perché è una bella storia ho voluto raccontarvela, anche per ricordare a me stessa e a chi mi legge che portare avanti un progetto imprenditoriale in un piccolo paese come Campiglia è possibile.
Potete seguire Saeka sulla sua pagina Ig e presto sul suo sito www.saeka.it
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